Chi siamo?

Soprani:
Alessandra De Curtis, Annalisa Negri, Antonella Occhi, Carla Fiorini, Chiara Galdiolo, Ilaria Pasti, Laura Forlani, Lucia Ferrari, Piera Fioravanti, Valentina Bonafè, Zelima Cirelli.

Mezzosoprani:
Anna Paparella, Claudia Zanotti, Cristina Cavallo, Elena Cuoghi, Giovanna Tonioli, Maria Calabrese, Maria Silvia Borsetti, Michela Magagna, Michela Setari, Monica Martinelli, Nadia Migliari, Rosetta Guzzinati, Shirin Giorgiani.

Contralti:
Arianna Chendi, Elena Bonfà, Germana Giovannini, Marina Bosi, Monica Pampolini, Paola Iannucci, Roberta Simoni, Sonia Nespolo.

Percussioni: gruppo femminile coordinato da Marco Tassinari

Coro Femminile SonArte
Diretto da: Sonia Mireya Pico Díaz



domenica 3 giugno 2012

"In coro al parco" - concerto solidale per i terremotati


Ecco perché gli aiuti piccoli e grandi sono importanti.
Ce lo racconta Paolo Roversi del CIP:


"Ciao, sabato sono stato a Cavezzo, il campo è ben organizzato pur nella comprensione di una vita che cambia radicalmente in pochi minuti facendoti perdere abitudini consolidate, rassicuranti e beni materiali.  La sensazione opprimente che abbiamo notato è il silenzio che regna nel campo, si parla a voce bassa in crocchi probabilmente tentando di dare un senso alla paura, che questa notte è tornata prepotentemente a farsi sentire. Il nostro gruppo ha in gestione la merenda e le attività ludiche dei bimbi, che sono allegri e sorridenti e grazie ad una sorta di Mangiafuoco buono seguivano partecipavano e si divertivano grazie allo spettacolo di burattini mentre dei ragazzini tutti imbrattati di acquerelli si scambiavano opinioni su questo e quella. Grazie alla solidarietà da Ascoli sono arrivate 5 lavatrici, a breve dovremmo sapere cosa serve (detersivi, fili, stendini e altro). Siamo ancora in fase organizzativa, aggiungendo la burocrazia della protezione civile si opera con le pinze. Quello che le brigate di solidarietà cercano di fare e rendere umano e vivibile il campo oltre i rigidi standard burocratici, piccole attenzioni che evitino la trasformazione del campo in un luogo alienante. Vedere la fila di persone che fino a pochi giorni fa sedeva tranquillamente a cena con le gambe sotto il tavolo di casa davanti ad un patto di tortellini, probabilmente sgridando il figlio perché sorbiva il brodo, mangiare in un vassoio da caserma dopo avere perso  casa e lavoro, stringe il cuore mentre fa incazzare la massa di turisti del terremoto con figli al seguito aggirarsi per il paese, superare transenne, avvicinarsi a stabili accartocciati su se stessi scattando foto ricordo. Ringrazio chi ha donato chi donerà o chi lo fa e farà per altre vie e vi terrò aggiornato sulle attività e le esigenze."

Paolo





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